Matrimonio e Olimpiadi

La mia esperienza diretta

La realtà è che quando mi sono sposata, io stessa ho avuto difficoltà a trovare un equilibrio tra l’impegno professionale sportivo del mio fidanzato, i nostri figli, il mio vecchio lavoro e la pianificazione del nostro matrimonio.

È stato un periodo caotico, soprattutto negli ultimi mesi quando il Matrimonio era vicino e lui era a Tokyo alle Olimpiadi. Continenti diversi, fuso orario, distanza fisica, erano tutti problemi che non permettevano di confrontarci in tempo reale sulle decisioni da prendere.

Per fortuna, la mia perseveranza e il mio background professionale hanno fatto in modo che andasse tutto come previsto. Ma non è stato semplice, neanche per lui che ha perso parte dei preparativi.

Da ex-sportiva ho compreso da subito il suo stato d’animo, si è sentito in colpa e dispiaciuto per non essermi stato di supporto nelle fasi finali del percorso di organizzazione e incapace di poter fare qualcosa.

Errori da non commettere per chi vive di Sport ed organizza il proprio matrimonio

Vivendo in prima persona una situazione come questa, ho capito che ci sono 3 errori basilari da evitare per chi vive di Sport e decide di organizzare il proprio matrimonio:

1. Pensare di poter gestire tutto serenamente senza perdere la concentrazione sul proprio obiettivo sportivo
2. Credere che l’allenatore, lo staff e i colleghi possano comprendere che assentarsi per gli appuntamenti con i fornitori sia sempre accettabile
3. Non partecipare attivamente all’organizzazione del proprio matrimonio lasciando che a decidere sia solo il partner

Questi errori non lasciano vivere gli sposi serenamente il periodo precedente il proprio matrimonio. Portano inevitabilmente a creare discussioni, ansie e stress che rovinano il proprio stato d’animo e quello di chi gli sta vicino. E’ così che si mette a rischio anche l’obiettivo sportivo che si persegue.

Esiste una soluzione per avere un equilibrio tra Matrimonio e Olimpiadi?

Per ovviare a ciò e non commettere errori come questi, si deve prima di tutto comunicare.

Comunicare con il proprio partner, il proprio team, il proprio allenatore. Chiarire subito come ci si vuole comportare nei mesi che precedono le nozze e definire quale obiettivo sia più importante.

Ma è davvero necessario stabilire solo un obiettivo su cui concentrarsi?

La risposta è si, se si decide di organizzare da soli il proprio matrimonio e fare affidamento solo su se stessi e sulle proprie conoscenze.

Altro discorso invece se si opta di affidarsi ad un vero professionista. Ad una Wedding Planner che non abbia pregiudizi e possa comprendere lo stile di vita di chi vive di sport. Solo in quest’ultimo caso si ottiene la soluzione ottimale se non si vuole rinunciare agli allenamenti e al proprio obiettivo sportivo e al contempo portare avanti la pianificazione del proprio matrimonio.

Tutto dipende da quello che si vuole, da quali priorità si hanno e soprattutto come si vuole vivere il periodo che precede le nozze.

Dalila Cavalieri 

La Wedding Planner degli Sportivi